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lunedì 1 marzo 2010

Come in un film già visto

Poche parole per raccontare il week end con P. Week end di gioie e amarezze. Mi affido alle immagini di un film che tutti conoscete bene per rendere l'idea: le nostre parole non son state proprio quelle che vedrete ma diciamo che il senso era quello. E non ho potuto non pensare ad un dejà-vu.
-"E' una cosa che comincia e finisce qui"
-"Non c'è bisogno che lo sappia nessuno"
-"Io non sono così"
-"Nemmeno io"

6 commenti:

  1. questa storia di saune, palestre e cappelli da cow-boy si fa sempre più interessante...
    centellinata peggio di beautiful. aspettiamo la prossima puntata

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  2. Mah... chi sa se ci sarà una prossima puntata o se, come pare, siam già alla fine...

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  3. ma come si fa a consigliarti e/o consolarti se fai così il misterioso....
    ok la storia dei due cow boy finisce male ma... dopo quella scena c'è molto seguito!... e dagli errori si impara!
    suvvia racconta...

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  4. Cercate di capire: quando si passa dalle fantasie al reale scatta un certo "pudore". Così dettagliare di particolari non è una cosa ch'io senta ora di fare.
    Dico solo che, a parte l'amarezza, capisco anche P. che ha le stesse paure che provo io e vive la stessa fatica ad accettare questa sua realtà affettiva che avevo anch'io.
    Aggiungo che però il "tutto" è stato anche spontaneo, da parte di entrambi. Questo mi fa piacere.

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  5. calma e sangue freddo...
    P. ha della strada da fare... dove lo porta non si sa... ma a noi dove ci ha portato?
    senza secondi fini ma senza pensare di essere alla fine... io non perderei l'occasione per dirglielo standogli vicino... forza... proponigli un altro we... la stagione sciistica non è ancora finita!

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